NEDE



INSTALLAZIONE-PERFORMANCE PER DUE (O +) PERFORMER E SCULTURE SONORE

Basato sull’opera poetica di T. S. Eliot, nedE è un progetto di arti integrate che si muove tra la scultura e la performance.

Prodotto dal Festival RIFRAZIONI 2007, nedE è una ricerca sul lavoro organico del performer e la sua relazione con lo spazio d'azione.  Ogni luogo visitato ha aggiunto una tessera al mosaico complessivo, perfezionando quella immagine di assoluta calma che i versi di T.S. Eliot dipingono nella mente di chi li ascolta: il respiro prima del balzo, il silenzio dopo l'esplosione, la bellezza tutta umana del paradiso precipitato sulla Terra e deformato dallo schianto.

Da un cumulo di macerie ormai ridotte in sabbia sgorgano luminosi barlumi di vita. L’urto ha spazzato via ogni possibile comprensione. Restano solo vibrazioni e tutt’intorno il nulla, voci qualsiasi, voci di quelli che sono stati spazzati via.
Un soldato,  al termine della sua vita, va a riposarsi tra le trincee. In questo momento di sospensione tra la vita e la morte  si guarda indietro, e incontra per la prima volta la sua anima, nell’attimo stesso in cui questa lo abbandona. Resta l’uomo, senza alcuna speranza per il breve futuro che lo attende, a meno che non rinunci a sé stesso. 

“Attendi senza pensiero, perché tu, non sei pronto per pensare. Così, la tenebra, sarà luce, e la quiete, la danza” (Thomas Stearns Eliot, Four Quartets, 1945).

Nel tentativo di creare uno spazio tangibile per la poesia, il collettivo CERCLE disloca i versi di Eliot in un percorso di immagini e suoni, per restituire loro, attraverso il corpo/voce dei performer, la materia vivente.  

Presentato presso: RIFRAZIONI Festival (2007), Nettuno; Brotfabrik (2008), Berlino; Universidad Finis Terrae (2008), Santiago del Cile, Teatro Furio Camillo (2009), Roma; Mut'Azioni Umane e Pensiero - International Body Performance Art Festival (2012), Roma; ESCENA MAZATLAN (2013), Mazatlan (MEXICO).

Prodotto da: COLLETTIVO CERCLE e RIFRAZIONI Festival, con il contributo del progetto DE.MO./Movin’Up, MIBAC – GAI.


Regia: Souphiéne Amiar
Sculture sonore: Roberta Sanges
Visioni dal fondo: Pino Genovese
Costumi: Marina Sciarelli
Perfomer: Livia Caputo, Stefano Rana.


NEDE PHOTO-GALLERY




CERCLE Solo from CERCLE collective on Vimeo.







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